La neuropsicologa con formazione in Psicooncologia e Neuropsicologia e una vasta esperienza nella riabilitazione cognitiva, Claudia Mayza, ci racconta in questo articolo la sua esperienza nel centro peruviano Caldevid Geriatric nella riabilitazione neuropsicologica degli anziani affetti da demenza. Questo testo mira a promuovere la ricerca e l’uso delle nuove tecnologie nell’approccio alla demenza.
Negli ultimi anni, si è osservato un aumento sia della piramide della popolazione che dell’aspettativa di vita degli anziani, il che ha portato a una maggiore attenzione allo stile di vita, alle malattie correlate e all’accesso al sistema sanitario.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, stima che nel mondo tra il 5% e l’8% della popolazione di età superiore ai 60 anni ha una diagnosi di demenza. Nel 2015, almeno 47 milioni di persone soffrivano di demenza e le proiezioni statistiche indicano che questa malattia colpirà 75 milioni di persone entro il 2030 e 131 milioni di persone entro il 2050.
Secondo l’Organizzazione Panamericana della Salute (OPS) (2020), la maggior parte delle persone con demenza è assistita a casa, aumentando i tassi di mortalità sia per coloro che soffrono di demenza che per i caregiver e/o familiari.
Inoltre, molti paesi non dispongono di adeguata assistenza nelle strutture o nelle istituzioni a lungo termine, il che comporta un impatto economico significativo.
Nel 2010, il costo stimato per il trattamento e l’assistenza alle persone con demenza ammontava a 604 miliardi di dollari in tutto il mondo e a 235,8 miliardi di dollari nei paesi delle Americhe, gran parte dei quali sostenuti dalle famiglie.
Che cos’è la riabilitazione neuropsicologica?
La riabilitazione neuropsicologica è definita come l’insieme strutturato di attività terapeutiche appositamente progettate per riallenare le abilità di coloro che hanno subito qualche forma di deficit cognitivo a seguito di una lesione o di una malattia.
In un concetto integrale, si riferisce a un intervento che mira a consentire ai pazienti e alle loro famiglie di vivere con, gestire, prevenire, ridurre o sopportare le alterazioni, il che è legittimo nel caso delle demenze, concentrandosi sul miglioramento della qualità della vita, sulla promozione dell’indipendenza, sul rallentamento del grado di deterioramento e sull’ottimizzazione della funzionalità e delle prestazioni cognitive generali.
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Riabilitazione neuropsicologica nella demenza
Attualmente, esiste un approccio globale alla riabilitazione neuropsicologica che consente di utilizzare diverse strategie basate su evidenze, mediante l’uso di metodi, tecniche cognitive, terapie o interventi psicosociali, mirati principalmente a mantenere la funzionalità e la qualità della vita degli anziani e dei loro familiari e/o caregiver.
Ogni intervento deve essere adattato alla difficoltà, con una supervisione costante da parte di uno specialista, focalizzato su un grado di rappresentatività e capacità di trasferimento nelle attività quotidiane.
Sottolineare l’importanza di considerare come punto di partenza la valutazione neuropsicologica, per un adeguato approccio e la conoscenza sia della riserva cognitiva che delle funzioni preservate e/o alterate.
L’uso delle nuove tecnologie e l’era digitale
Secondo le statistiche della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL) (2019), il gruppo di persone anziane è quello che fa un uso meno frequente delle tecnologie digitali, il che denota una profonda frattura nell’era digitale e la sfida di promuovere l’inclusione.
È importante menzionare che il contesto della pandemia e del post-pandemia ha evidenziato la necessità di utilizzare le tecnologie come risorsa per mantenere la comunicazione, la socializzazione, l’assistenza medica, la riabilitazione, l’intrattenimento e l’apprendimento degli anziani.
Ci sono diversi studi che raccomandano l’uso delle nuove tecnologie (TIC) come metodo per migliorare la qualità della vita degli anziani affetti da malattie neurodegenerative, disturbi neurologici, deterioramento cognitivo, depressione e altre patologie.
Risorse come wii-terapia, app, piattaforme, realtà virtuale e aumentata, RGS, robotica e altre, sono le più utilizzate.
Neuroriabilitazione: Esperienza con l’uso di NeuronUP
La neuroriabilitazione può concentrarsi su due tipologie di processi: a breve e a lungo termine.
Processo a breve termine
Nel primo caso, questo deve essere specifico, misurabile, adattabile, realistico e con un tempo definito.
Processo a lungo termine
Nel secondo caso, l’obiettivo è aiutare a recuperare e/o minimizzare, compensare e/o sostituire le funzioni alterate o diminuite, contribuendo a raggiungere il massimo potenziale, funzionalità e indipendenza, per poi mantenere e/o rallentare il processo, soprattutto nei casi di deterioramento cognitivo e/o demenza.
Alternativa basata su evidenze
Dalla nostra esperienza nell’assistenza privata e presso il Centro Caldevid, la piattaforma NeuronUP ci ha permesso di offrire un’alternativa digitale basata su evidenze con tecniche cognitive come:
Apprendimento senza errore (AsE), Recupero spaziato (RE), Fading di indizi (DP), Attention Process Training (APT), strategie metacognitive, acronimi, tentativi ed errori, visualizzazione, associazione, ripetizione per approssimazione, modellazione, autoistruzioni, e altre, che integrano l’approccio globale che forniamo agli anziani e ai loro familiari.
Modalità di intervento
Offriamo, inoltre, diverse forme di intervento nella riabilitazione neuropsicologica:
- In presenza: individuale e di gruppo.
- Tele-riabilitazione: supportata da uno specialista e condivisa su schermo.
- A domicilio: individuale.
Piattaforma complementare ad altre attività
La piattaforma NeuronUP viene utilizzata in tutte le modalità, affiancando altre attività che offriamo nel centro diurno, come esercizi su carta, giochi terapeutici, realtà virtuale, attività dinamiche e di psico-stimolazione, ginnastica per anziani, terapia fisica funzionale, attività sociali e ricreative, arteterapia, geri-limpiadi, esposizione artistica, e altre.
NeuronUP è user-friendly, adattato alla difficoltà, all’età e al livello di istruzione, e offre risorse che favoriscono la motivazione e l’adesione al trattamento.
Contiene attività digitali, ordinate per aree di intervento e funzioni cognitive (attenzione, memoria, linguaggio, funzioni esecutive, gnosie, prassie, abilità visuo-spaziali, cognizione sociale) e aree di occupazione (attività di base della vita quotidiana e strumentali, e altre). Permette di gestire gli utenti e i risultati delle prestazioni.
Lavoro di gruppo con NeuronUP
Nel mese di settembre del 2022, è stata organizzata una mini geri-olimpiade digitale utilizzando la piattaforma NeuronUP.
L’attività è stata programmata in 2 momenti:
- L’allenamento prima della geri-olimpiade, rafforzando l’uso delle attività digitali sia per gli anziani che per i loro familiari, con una durata di 2 settimane e una frequenza di 2 volte alla settimana.
- L’attività vera e propria in cui sono stati formati gruppi di due persone (anziano e accompagnatore) in base agli orari e alle caratteristiche.
Questo ha permesso di lavorare su diverse funzioni cognitive e occupazionali. Inoltre, ha favorito la motivazione, l’autonomia, l’identità, il senso di appartenenza e la competizione verso nuove sfide.
Conclusione
- È importante tenere presente che l’uso della tecnologia potrebbe non essere accessibile in alcuni casi, sia per questioni economiche, sociali, o a causa del grado di deterioramento della malattia o dei deficit correlati.
- L’approccio neuropsicologico è ampio, con diverse tecniche e strategie che verranno adattate caso per caso, coinvolgendo sempre la famiglia sia nella partecipazione alle sessioni sia nell’educazione psicologica e nel sostegno emotivo.
- Stimolare la ricerca e la formazione riguardo agli aggiornamenti nella neuroriabilitazione e altre strategie di riabilitazione neuropsicologica.
In Perù, l’accesso all’uso di nuove tecnologie e tecniche di neuroriabilitazione nelle persone anziane affette da deficit cognitivi o demenza è limitato, tuttavia, vi è l’impegno di molti professionisti di diverse aree nell’assistenza, nella ricerca e nella formazione.
Nulla è unico, non è solo una risorsa, l’intervento nelle demenze è ampio, quindi è importante utilizzare strumenti che mostrino evidenze, poiché lo scopo condiviso è garantire la qualità della vita degli anziani e dei loro familiari.
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