Casi di applicazione
Cerebrolesione acquisita
Migliora l’autonomia del paziente aiutandolo a riacquistare il controllo
dei processi interessati da una lesione cerebrale
A quali profili si può applicare?
Alcune attività per
persone con cerebrolesione acquisita
Parole
ripetute
L’utente lavora sull’attenzione selettiva e sulla memoria di lavoro cercando e selezionando tutte le parole che si ripetono nella scheda.
- Organizzata in cinque livelli di difficoltà
- Disponibile in formato digitale o cartaceo
Comportamenti
corretti
In questa attività l’utente deve analizzare il modo corretto di comportarsi in una situazione rappresentata in un’immagine, lavorando sulla cognizione sociale da vari punti di vista (autostima, assertività, civismo, critica costruttiva, diritti, empatia, igiene, persuasione, relazioni sociali, routine, ecc.).
- Scheda organizzata in cinque livelli di difficoltà
- Disponibile in formato digitale o cartaceo
- Il formato cartaceo prevede la possibilità di discutere con l’utente le opzioni da scegliere
Vestiti
Attività studiata per favorire lo sviluppo del processo decisionale, dello schema corporeo e della pianificazione. L’utente deve vestire adeguatamente una figura umana con gli abiti forniti. È estremamente personalizzabile ed è possibile modificare:
- Livello: quanto maggiore è la difficoltà, minori sono le istruzioni e più complesso è l’abbigliamento
- Numero di esercizi
- Tempo massimo e visibilità del cronometro
- Numero di indumenti da usare e possibilità di spostarli, trascinandoli o facendo clic
- Scenari ed elementi di distrazione
- Numero di aiuti e di errori consentiti
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Controlla l’andamento dell’intervento
Aggiornamento automatico dei dati
NeuronUP genera grafici che vengono aggiornati dopo ogni esercizio, consentendo di conoscere l’evoluzione dell’utente sia in un esercizio specifico che a livello complessivo dell’intervento.
Su quali basi
progettiamo i nostri esercizi?
Individuiamo i costrutti, le operazioni e le funzioni (Burgess et al., 2006) coinvolti nell’attività umana, per creare esercizi in grado di calibrarli nel corso del processo di riabilitazione.
Burgess, P. W., Alderman, N., Forbes, C., Costello, A., M-A.coates, L., Dawson, D. R., … Channon, S. (2006). The case for the development and use of measures of executive function in experimental and clinical neuropsychology.Journal of the International Neuropsychological Society, 12(02), 194- 209.
L’obiettivo è creare contenuti motivanti, ecologicamente validi e personalizzabili a supporto dei processi di stimolazione e di riabilitazione neuropsicologica (Wilson, 1987; 1989).
Wilson, B. (1987). Single-Case Experimental Designs in Neuropsychological Rehabilitation. Journal of Clinical and Experimental Neuropsychology, 9(5), 527-544. doi:10.1080/01688638708410767
Studi correlati
Disturbi del neurosviluppo
TBI
Cernich, PhD, S. M. K., PhD, K. L. M., & PhD, P. B. R. (2010). Cognitive Rehabilitation in Traumatic Brain Injury. Current Treatment Options in Neurology, 12(5), 412-423. doi:10.1007/s11940-010-0085-6
Ictus
Cha, Y.-J., & Kim, H. (2013). Effect of computer-based cognitive rehabilitation (CBCR) for people with strokes: A systematic review and meta-analysis. NeuroRehabilitation, 32(2), 359-368. doi:10.3233/NRE-130856
Dicono di noi
Paula Rodríguez,
neuropsicologa
Uso NeuronUP da oltre due anni nell’ “Asociación de daño cerebral” e gli utenti sono molto contenti di lavorare con le attività della piattaforma.
Gloria Cano,
neuropsicologa
Mi sembra una piattaforma che ogni psicologo e neuropsicologo dovrebbero avere, perché ti fornisce il materiale necessario per lavorare comodamente sulla stimolazione cognitiva in presenza e a distanza.
Rocío Mendoza,
neuropsicologa
Con NeuronUP il monitoraggio dei progressi dei bambini è più obiettivo e dimostrabile ai genitori.
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