Funzioni cognitive
Cosa sono le funzioni cognitive?
Le funzioni cognitive sono i processi mentali che ci permettono di svolgere qualsiasi compito. Esse consentono al soggetto di avere un ruolo attivo nei processi di ricezione, selezione, trasformazione, immagazzinamento, elaborazione e recupero delle informazioni, che gli permettono di operare nel mondo circostante.
Quali sono le funzioni cognitive
più importanti?
Le funzioni cognitive più importanti sono l’attenzione, l’orientamento, la memoria, le gnosie, le funzioni esecutive, le prassie, il linguaggio, la cognizione sociale e le abilità visuo-spaziali.
Orientamento
Cos’è l’orientamento?
L’orientamento è la capacità di essere consapevoli di sé stessi e del contesto in cui ci si trova in un determinato momento.
- Orientamento personale: capacità di gestire informazioni relative alla storia e all’identità personale.
- Orientamento temporale: capacità di gestire informazioni relative al giorno, all’ora, al mese, all’anno, alla stagione, ecc.
- Orientamento spaziale: capacità di gestire informazioni relative alla provenienza, al luogo in cui ci si trova in un determinato momento, alla destinazione, ecc.
Gnosie
Cosa sono le gnosie?
Le gnosie sono la capacità del cervello di riconoscere informazioni apprese in precedenza, come oggetti, persone o luoghi, attraverso i sensi. Vi sono gnosie legate a un singolo canale sensoriale e gnosie che interessano più canali.
- Gnosie visive: capacità di riconoscere visivamente elementi diversi e di attribuire loro un significato, ad esempio oggetti, volti, luoghi, colori, ecc.
- Gnosie uditive: capacità di riconoscere suoni diversi con l’udito.
- Gnosie tattili: capacità di riconoscere al tatto oggetti diversi, consistenze, temperature, ecc.
- Gnosie olfattive: capacità di riconoscere odori diversi con l’olfatto.
- Gnosie gustative: capacità di riconoscere sapori diversi attraverso il gusto.
- Schema corporeo: capacità di riconoscere e di rappresentare mentalmente il corpo nel suo insieme e nelle sue varie parti, sviluppo dei movimenti che si possono fare con ogni parte e orientamento del corpo nello spazio.
Attenzione
Cos’è l’attenzione?
L’attenzione è il processo tramite il quale possiamo focalizzare le nostre risorse mentali su determinati aspetti dell’ambiente, quelli più rilevanti, o sull’esecuzione di determinate azioni che consideriamo le più idonee tra quelle possibili. L’attenzione si riferisce allo stato di osservazione e di allerta che ci permette di essere consapevoli di ciò che accade nell’ambiente circostante (Ballesteros, 2000).
In altre parole, l’attenzione è la capacità di generare, di dirigere e di mantenere uno stato di attivazione adeguato per la corretta elaborazione delle informazioni.
All’interno di questa funzione si parla di 5 processi diversi:
- Attenzione sostenuta: capacità di mantenere l’attenzione focalizzata su un compito o un evento per un periodo di tempo prolungato.
- Attenzione selettiva: capacità di focalizzare l’attenzione e di concentrarsi su qualcosa senza consentire interruzioni da parte di altri stimoli, esterni o interni.
- Attenzione alternata: capacità di spostare con facilità l’attenzione da un’attività o da una regola interna a un’altra.
- Velocità di elaborazione: velocità con cui il cervello esegue un compito (ovviamente, varia a seconda del compito, in base alle altre funzioni cognitive coinvolte).
- Eminegligenza: grande difficoltà o incapacità di focalizzare l’attenzione su un lato (di solito il sinistro), sia in relazione al proprio corpo che allo spazio.
Funzioni esecutive
Cosa sono le funzioni esecutive?
Le funzioni esecutive sono attività mentali complesse necessarie per pianificare, organizzare, guidare, riesaminare, regolarizzare e valutare il comportamento necessario per adattarsi efficacemente all’ambiente e raggiungere gli obiettivi (Bauermeister, 2008).
Nelle funzioni esecutive rientrano diversi processi fondamentali per la nostra vita quotidiana:
- Memoria di lavoro: sistema che permette di memorizzare, elaborare e trasformare le informazioni nella mente.
- Pianificazione: capacità di generare obiettivi, di sviluppare piani d’azione per raggiungerli (sequenze di passaggi) e di scegliere quello più adatto in base all’anticipazione delle conseguenze.
- Ragionamento: capacità di confrontare risultati, di trarre conclusioni e di stabilire relazioni astratte.
- Flessibilità: capacità di generare nuove strategie per adattare il comportamento ai cambiamenti dell’ambiente circostante.
- Inibizione: capacità di ignorare gli impulsi o le informazioni irrilevanti, interne ed esterne, durante l’esecuzione di un compito.
- Processo decisionale: capacità di decidere un modo di agire dopo aver valutato i risultati e le conseguenze di tutte le opzioni.
- Stima del tempo: capacità di stimare approssimativamente il trascorrere del tempo e la durata di un’attività o di un evento.
- Doppio compito: capacità di svolgere contemporaneamente due compiti (di tipo diverso), prestando costante attenzione a entrambi.
- Branching (multitasking): capacità di organizzare e di svolgere simultaneamente i compiti in modo ottimale, intercalandoli e sapendo sempre a che punto si trova ciascuno di essi.
Prassie
Cosa sono le prassie?
Le abilità motorie acquisite sono definite prassie. In altre parole, sono i movimenti organizzati compiuti per portare a termine un piano o raggiungere un obiettivo.
All’interno delle prassie si distinguono:
- Prassie ideomotorie: capacità di eseguire un movimento o un gesto semplice in modo intenzionale.
- Prassie ideative: capacità di manipolare oggetti attraverso una sequenza di gesti, il che comporta la conoscenza della funzione dell’oggetto, dell’azione e della sequenza di atti che conducono a quell’azione.
- Prassie facciali: capacità di eseguire volontariamente movimenti o gesti con varie parti del viso, ad esempio labbra, occhi, lingua, sopracciglia, guance, ecc.
- Prassie visuo-costruttive: capacità di pianificare ed eseguire i movimenti necessari per organizzare una serie di elementi nello spazio e costruire un disegno o una figura finale.
Linguaggio
Cos’è il linguaggio?
Il linguaggio è una funzione superiore che svolge i processi di simbolizzazione legati alla codifica e alla decodifica.
La produzione del linguaggio consiste nella materializzazione di segni (sonori o scritti) che simboleggiano oggetti, idee, ecc. secondo una convenzione specifica di una comunità linguistica (Lecours et al., 1979).
All’interno del linguaggio ci sono vari processi che possono essere compromessi:
- Espressione: capacità di formulare idee significativamente e grammaticalmente corrette.
- Comprensione: capacità di comprendere il significato di parole e idee.
- Vocabolario: conoscenza lessicale.
- Denominazione: capacità di nominare oggetti, persone o fatti.
- Scorrevolezza: capacità di produrre contenuti linguistici in modo rapido ed efficiente.
- Discriminazione: capacità di riconoscere, differenziare e interpretare i contenuti linguistici.
- Ripetizione: capacità di produrre gli stessi suoni ascoltati.
- Scrittura: capacità di trasformare idee in simboli, caratteri e immagini.
- Lettura: capacità di interpretare simboli, caratteri e immagini e di trasformarli in linguaggio.
Memoria
Cos’è la memoria?
La memoria è la capacità di codificare, immagazzinare e recuperare efficacemente le informazioni apprese o un evento vissuto. La memoria ai distingue in:
- Memoria episodica: informazioni su fatti ed esperienze vissute, situati nello spazio e nel tempo.
- Memoria semantica: conoscenze di carattere generale.
- Memoria procedurale: azioni o sequenze di atti appresi, la maggior parte dei quali si compiono automaticamente senza bisogno di pensare a ogni singolo gesto o movimento compiuto (spesso è difficile verbalizzarli).
Cognizione sociale
Cos’è la cognizione sociale?
È l’insieme dei processi cognitivi ed emotivi con cui interpretiamo, analizziamo, ricordiamo e utilizziamo le informazioni sul mondo sociale. Si riferisce al modo in cui pensiamo a noi stessi, agli altri, al loro comportamento e alle relazioni sociali, e al modo in cui diamo senso a tutte queste informazioni e mettiamo in atto comportamenti basati su di esse.
Grazie alla cognizione sociale siamo in grado di interpretare le emozioni di altre persone.
Abilità visuo-spaziali
Cosa sono le abilità visuo-spaziali?
Sono la capacità di rappresentare, analizzare e manipolare mentalmente gli oggetti.
In relazione alle abilità visuo-spaziali vi sono due concetti importanti:
- Relazione spaziale: capacità di rappresentare e di manipolare mentalmente gli oggetti in due dimensioni.
- Visualizzazione spaziale: capacità di rappresentare e di manipolare mentalmente gli oggetti in tre dimensioni.
A cosa servono le funzioni cognitive?
Le funzioni cerebrali superiori come il ragionamento, la memoria o l’attenzione sono essenziali per una vita piena e indipendente. Nell’arco della giornata usiamo continuamente le funzioni cognitive. Il cervello si avvale di diverse abilità cognitive per preparare i cibi, guidare oppure incontrare qualcuno, attivando diverse parti degli emisferi in maggiore o minor misura.
Perché le funzioni cognitive sono importanti?
Tutte le attività che svolgiamo richiedono l’uso delle funzioni cerebrali, che comportano milioni di connessioni neurali distribuite tra i lobi cerebrali e l’attivazione di diverse aree del cervello per affrontare adeguatamente l’ambiente circostante ed elaborare le informazioni ottenute dai vari canali.
Come si usano le funzioni cognitive?
L’elaborazione delle informazioni nella mente umana avviene attraverso il sistema cognitivo. L’individuo svolge un ruolo attivo nei processi di ricezione, selezione, trasformazione, elaborazione, trattamento, recupero e trasformazione delle informazioni che arrivano al cervello.
L’elaborazione di queste informazioni è composta da elementi cognitivi interconnessi che agiscono insieme per eseguire le operazioni mentali più complesse. In tal modo, una funzione cognitiva può essere unita o completata con altre per formare un’unità superiore, un processo cognitivo su cui si può intervenire lavorando sulle sue unità più basilari (funzioni cognitive) o sui processi più elaborati (abilità di pensiero).
Quando cominciano a deteriorarsi le funzioni cognitive?
La perdita delle capacità cognitive è una parte normale del processo di invecchiamento. Il modo in cui si invecchia e il modo in cui si vive questo processo, così come la salute e la capacità funzionale, dipendono sia dal patrimonio genetico che dall’ambiente che ci ha circondati per tutta la vita.
Vi sono inoltre altri fattori che possono alterare le capacità cognitive, come le malattie neurodegenerative, i disturbi del neurosviluppo, le disabilità intellettive o le malattie mentali. Anche il consumo di sostanze stupefacenti, l’alcolismo, gravi traumi fisici o mentali possono influire acutamente o cronicamente sull’attività cerebrale.
Come si possono preservare le funzioni cognitive?
È stato dimostrato che il deterioramento rallenta e i deficit sono più lievi se si conduce una vita attiva e sana in ambienti stimolanti e se si continua a lavorare sulle proprie capacità attraverso pratiche ed esercizi di stimolazione cognitiva.