Il ricercatore Pablo Cruz ci spiega gli effetti che la chemioterapia provoca nel cervello attraverso un nuovo concetto, Chemobrain.
Gli effetti collaterali che la chemioterapia provoca nel cervello
Prima di approfondire gli effetti che la chemioterapia produce nel cervello, conviene contestualizzare in diversi ambiti. In primo luogo, riguardo alla tendenza generale all’aumento della sopravvivenza al cancro negli ultimi anni. Gli epidemiologi hanno persino rilevato aumenti nella sopravvivenza anche nei tumori con prognosi più sfavorevole. Tuttavia, esiste il rischio di pagare un prezzo al momento di ricevere un intervento terapeutico. Parliamo di Chemobrain.
Che cos’è il Chemobrain?
L’insieme di effetti di natura cognitiva derivanti dal trattamento chemioterapico è stato denominato Chemobrain.
Chemobrain è una condizione caratterizzata da un deterioramento cognitivo, con particolare difficoltà nell’elaborazione delle informazioni in persone che ricevono chemioterapia o sopravvissute al cancro.
È importante distinguere tra il deterioramento cognitivo prodotto da alcuni agenti chemioterapici neurotossici e l’alterazione cognitiva conseguente ai tumori del sistema nervoso centrale.
Come rilevare il Chemobrain?
Gli effetti che la chemioterapia provoca sul cervello e sulla funzione cognitiva sono vari, in quanto esistono diversi tipi di chemioterapia con specifici meccanismi d’azione. Questo genera una sfida nella diagnosi del Chemobrain. La difficoltà risiede nella necessità di una interpretazione clinica a livello individuale per ciascun paziente.
Esiste una mancanza di criteri riguardo agli strumenti che forniscano informazioni per rilevare il Chemobrain, come esami del sangue, tecniche di imaging cerebrale o la comparsa di molteplici sintomi (fatica, ansia, dolore, anemia, ecc.)
In conclusione, manca un consenso nella definizione della sindrome o del fenotipo (effetti avversi della chemioterapia) del Chemobrain.
Sintomi del Chemobrain
I sintomi caratteristici del Chemobrain, secondo il MD Anderson Center, sono:
- La difficoltà di concentrarsi su un compito specifico,
- i problemi con la memoria a breve termine, come la dimenticanza di dettagli di eventi recenti,
- la diminuzione della velocità di elaborazione,
- disorientamento riguardo a date e appuntamenti, tra gli altri.
Come affrontare gli effetti della chemioterapia?
L’obiettivo sarà minimizzare gli effetti avversi del trattamento chemioterapico e massimizzare la funzione cognitiva mediante il mantenimento della salute cerebrale.
Tuttavia, è essenziale considerare la comorbilità e condizioni come la fatica correlata al cancro o la alterazione del sonno.
Le evidenze ci dicono che un’ottimizzazione delle funzioni cognitive si basa su:
- La pratica di esercizio fisico,
- la somministrazione di terapie cognitivo-comportamentali,
- la stimolazione cognitiva,
- le modifiche ambientali e la psicoeducazione.
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