Il processo cognitivo dell’attenzione ci permette di accedere al mondo che ci circonda. Il cervello si occupa di filtrare gli stimoli ambientali, concentrarsi su quelli importanti e sopprimere quelli irrilevanti. Per apprendere e svolgere le attività quotidiane abbiamo bisogno di prestare attenzione. I problemi di attenzione possono influenzare altre funzioni cognitive, oltre a comportare deterioramento sociale, accademico e/o lavorativo. Pertanto, la cattiva gestione dell’attenzione non solo provoca insuccessi scolastici, ma anche scarsa produttività lavorativa e ansia di fronte a qualsiasi evento che richieda concentrazione con bassi livelli di feedback ambientale. Il trattamento dell’ADHD con Neurofeedback ottimizza l’attenzione, la gestione dello stress e la concentrazione. Si tratta di un allenamento cerebrale in cui si ottiene un feedback in tempo reale.
Che cosT lADHD?
LADADHD, con o senza iperattività, è un disturbo di base neurobiologica. Il quadro generalmente inizia nellADinfanzia e persiste nellADetà adulta (bambini che piangono frequentemente, studenti problematici, adulti instabili nelle loro attività, ecc.). Si manifesta come difficoltà o impossibilità a mantenere lADattenzione su unADattività per un periodo prolungato, si distraggono facilmente, non riescono a organizzare la loro giornata, guardare un film intero, si dimenticano degli impegni, degli orari delle lezioni, perdono gli oggetti, non prestano attenzione ai dettagli, tra altri comportamenti significativi.
Quando questi sintomi si associano a disinibizione, non riescono a controllare i loro impulsi, non riescono a stare fermi, hanno difficoltà ad aspettare e interrompono gli altri mentre parlano. Tuttavia, sono in grado di prestare attenzione a ciò che li motiva e interessa ma, in questi casi, faticano a staccarsi da quell’attività e rimandano altre.
Quando questi comportamenti sono persistenti, è necessario l’intervento professionale poiché l’ADHD incide negativamente sulla vita accademica, familiare e sociale della persona, rendendo necessario un trattamento adeguato per migliorare e ridurre i sintomi associati e le loro conseguenze.
ADHD e Neurofeedback
La pratica di focalizzare l’attenzione è come allenare un muscolo: se non la usiamo si indebolisce e se la esercitiamo si sviluppa e si rafforza.
È dimostrato che i traguardi ottenuti con un programma di allenamento dell’attenzione basato su Neurofeedback sono traguardi permanenti. Se siamo persone distratte possiamo allenare l’attenzione e migliorare le nostre prestazioni.
Benefici del trattamento dell’ADHD con Neurofeedback
- Migliora l’attenzione.
- Aumenta la capacità di concentrazione.
- Sviluppa la memoria di lavoro.
- Migliora la velocità di elaborazione.
- Ottimizza la prestazione accademica e lavorativa.
- Rafforza le relazioni e le abilità sociali.
- Migliora la gestione dello stress.
- Favorisce l’autocontrollo.
- Rafforza l’autostima.
- Migliora le abilità cognitive necessarie per controllare i nostri pensieri, emozioni e azioni.
Perché eseguire il trattamento dell’ADHD con Neurofeedback?
Perché con Neurofeedback riusciamo a vedere la nostra attenzione in tempo reale.
Inoltre, è un sistema di apprendimento, di feedback che motiva e stimola il progresso. Si basa su un trattamento neurocomportamentale, brain training, una forma di allenamento del cervello che permette di conoscere in tempo reale funzioni di cui non abbiamo consapevolezza (livello di concentrazione, capacità di filtrare distrattori sia interni che esterni, capacità di inibizione, gestione dell’impulsività, tra le altre). Consente un nuovo apprendimento e quindi di applicare tali comportamenti e abilità nella vita quotidiana.
Come organizziamo in Dislexia y Conducta il trattamento dell’ADHD con Neurofeedback e NeuronUP?
Piano di lavoro
Dopo la valutazione neuropsicologica si traccia un piano di lavoro personalizzato in base all’età e all’obiettivo del trattamento.
Di seguito un esempio di un piano di lavoro realizzato in DC per un paziente di 15 anni per il trattamento del suo ADHD. Consiste in un programma giornaliero di 15 minuti online con NeuronUP2GO.
Programma di attenzione
- Attività di attenzione selettiva – 5 minuti.
- Esercizi di attenzione sostenuta – 5 minuti.
- Attività di velocità di elaborazione – 5 minuti.
Questo programma si svolge lunedì, mercoledì e venerdì.
Si alterna con programmi di attenzione e funzioni esecutive dove si lavorano:
- Esercizi di attenzione alternata – 5 minuti.
- Attività di inibizione – 5 minuti.
- Attività di flessibilità – 5 minuti.
Programmandolo alla stessa ora tutti i giorni, si genera un’abitudine che favorisce l’organizzazione, poiché organizzazione e routine sono strumenti fondamentali per poter allenare l’attenzione e ottenere una gestione efficiente del tempo.
Allenamento con Neurofeedback
L’allenamento con Neurofeedback lo effettuiamo 2 volte a settimana per mezz’ora e implementiamo un sistema di ricompense per i livelli di allenamento superati.
Abbiamo constatato che si ottiene una maggiore resilienza e una maggiore capacità di affrontare le sfide della vita quando si delinea un piano di lavoro personalizzato e mirato che ha l’obiettivo di lavorare sull’autocontrollo e la capacità di gestire i compiti attuali e futuri.
I risultati concreti richiedono tempo, si procede per fasi e gli errori fanno parte naturale del processo. Quando si lavora per aumentare la concentrazione, si adottano consapevolmente nuove abitudini, generando così un cambiamento che favorisce l’autoregolazione. Ecco perché le sessioni, sia di NeuronUP che di Neurofeedback, si concludono con un’autovalutazione delle prestazioni, attività fondamentale per il trattamento dell’ADHD.
Ruolo dell’allenatore
Il ruolo dell’allenatore è importante nel trattamento dell’ADHD con Neurofeedback.
L’allenatore favorisce la riflessione, collabora segnalando comportamenti inappropriati, stimola una valutazione positiva dei risultati e funge da supporto e mediatore dell’allenamento.
L’allenatore definisce il sistema di ricompense e concorda con il paziente gli obiettivi comportamentali a breve e medio termine, come incentivare la tolleranza alla frustrazione, a non abbandonare l’attività nonostante le difficoltà, a ridurre abitudini nervose o irrequietezza motoria. È colui che favorisce l’organizzazione per seguire l’allenamento e migliora le capacità di ascolto e di comunicazione.
Una vignetta clinica di Dislexia y Conducta
Ci hanno consultato per un’adolescente di 15 anni a giugno 2020, emigrata da un altro paese, con una diagnosi pregressa di ADHD senza approccio farmacologico e, a causa della pandemia di Covid-19 e del trasloco, si sono aggravati i comportamenti dirompenti, con seri problemi accademici e comportamentali.
È stata effettuata una diagnosi neuropsicologica. I risultati hanno evidenziato le seguenti considerazioni:
– Presenta un profilo di ADHD a profilo disattento.
– Presenta un profilo di Difficoltà Specifica di Apprendimento, dislessia.
Dal suo profilo si può osservare:
- Maggiore variabilità nel rendimento accademico e nell’esecuzione delle attività della vita quotidiana.
- La qualità del lavoro dipende dallo stimolo e dall’ambiente, necessita di maggiore organizzazione, strutturazione e supervisione per il completamento dei compiti.
- Non riesce a portare a termine le attività se troppo estese.
- La sua velocità di lavoro può essere molto lenta o molto rapida, con difficoltà a rivedere gli errori, e presenta comportamenti impulsivi.
- Scarsa regolazione del livello generale di vigilanza attentiva, ossia di focalizzarsi sulle richieste dell’ambiente e del momento.
- Poca automotivazione e/o auto-rinforzo.
- Deficit di lettura che comporta un maggiore sforzo cognitivo attentivo.
- Autostima globale bassa, con un impatto marcato sull’autostima intellettuale e comportamentale.
- Disturbo d’ansia generalizzato, con alti livelli di ansia in quasi tutte le aree comportamentali, emotive e fisiche. Sensazione di stress, insicurezza, aspettative negative e frustrazione.
Suggerimenti di Dislexia y Conducta
Piano di lavoro combinando NeuronUP2GO e trattamento dell’ADHD con Neurofeedback.
Il modelling del comportamento si è basato sul lavoro con l’attenzione sostenuta, il filtraggio delle distrazioni, la memoria di lavoro, le attività a tempo, l’inibizione o la velocità di elaborazione, tra le altre funzioni cognitive.
In Dislexia y Conducta sono state promosse le strategie di coping:
- Anticipazione attraverso la pianificazione di scopi e obiettivi, nonché l’identificazione e le aspettative di successo.
- Monitoraggio mediante il controllo comportamentale o modelling del comportamento.
- Consapevolezza e autovalutazione.
- Affrontare e risolvere che sono state parallele al progresso nell’allenamento cerebrale e alla visualizzazione dei risultati.
- Coaching comportamentale con sistemi di ricompense.
Dopo 6 mesi di lavoro è stato valutato il suo livello attenzionale, riscontrando un miglioramento funzionale che ha avuto un impatto positivo sul suo rendimento accademico, sul comportamento e sulla percezione globale di sé.
Risultati del trattamento dell’ADHD con Neurofeedback e NeuronUP
Oggi è capace di iniziare un’attività e portarla a termine, di sviluppare strategie di problem solving in modo indipendente e di mantenere il livello di concentrazione adeguato alla richiesta.
Questi risultati hanno rafforzato la sua autostima, favorendo che l’adolescente metta in atto strategie di autoregolazione emotiva adeguate, senza soccombere allo stress, alla rabbia o alla procrastinazione.
Ancora una volta il nostro piano di lavoro in Dislexia y Conducta per il trattamento dell’ADHD è stato un successo.
Conclusioni
In Dislexia y Conducta lavoriamo con Neurofeedback e con NeuronUP per il trattamento dell’ADHD e otteniamo sempre risultati sorprendenti.
Per la realizzazione di questo articolo, ho potuto contare sulla collaborazione di María Lourdes Mazzola Vernengo.
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