È innegabile che spiegare cos’è l’Alzheimer ai bambini non sia un compito semplice. Il bambino potrebbe non capire perché il nonno, che prima lo accudiva, che lo accompagnava a scuola o che gli preparava la merenda, ora non possa più fare queste cose. Pertanto, la prima cosa da fare è spiegare al bambino cosa succede al nonno con un linguaggio adatto alla sua età.
Consigli per spiegare cos’è l’Alzheimer ai bambini
Di seguito vi proponiamo una serie di consigli per spiegare cos’è l’Alzheimer ai più piccoli.
Cos’è l’Alzheimer?
“Il nonno (o la nonna) ha l’Alzheimer, che è una malattia che fa sì che il cervello dimentichi le cose”. Ma non è solo una malattia che provoca la perdita di memoria, e il bambino deve comprendere tutti i sintomi poco a poco.
Sintomi con cui i bambini devono familiarizzare
L’inizio di questa demenza è lento, colpendo in primo luogo le parti del cervello che si occupano di memoria, pensiero e linguaggio.
Con il tempo, questi sintomi si aggravano fino al punto che le persone affette dalla malattia di Alzheimer smettono di riconoscere i loro familiari più stretti, compresi i loro nipoti. In questo momento è molto probabile che i bambini si sentano tristi, quindi è importante spiegare loro che non è colpa del nonno, ma della malattia che lo fa dimenticare.
Può anche arrivare un momento in cui il nonno si dimentica come vestirsi o lavarsi e bisogna spiegare loro che è necessario aiutarlo.
Oltre ai problemi caratteristici di memoria, i pazienti con la malattia di Alzheimer possono presentare altri sintomi come la alterazione nella capacità di ragionamento, afasia, aprassia, perdita della capacità spaziale e cambiamenti nel carattere della persona.
Il nonno potrà guarire dall’Alzheimer?
Inoltre, il bambino può fare altre domande che sono comuni durante l’evoluzione della malattia, come: come prevenirla?, qual è il trattamento?, il nonno può guarire? o il nonno morirà di Alzheimer?
Bisogna spiegare ai bambini che non esiste un trattamento in grado di invertire i sintomi della sua malattia. Tuttavia, è bene parlar loro del fatto che esistono farmaci e attività per persone con Alzheimer che rallentano la progressione della malattia, soprattutto nelle fasi iniziali e moderate.
Trascorrere del tempo con il nonno
“Che il nonno abbia l’Alzheimer non significa che non possa trascorrere del tempo con te”. Gli specialisti sottolineano che l’affetto e il trascorrere del tempo con i propri cari aiuta le persone con questa malattia neurodegenerativa. Innaffiare le piante o fare un puzzle sono attività quotidiane che nipote e nonno possono svolgere insieme.
Fumetto per spiegare cos’è l’Alzheimer ai bambini
Con l’obiettivo che i bambini imparino a convivere con l’Alzheimer vi consigliamo il fumetto Alzheimer: cosa ha il nonno?, rivolto a bambini e adolescenti dai 10 ai 16 anni.
Il fumetto scritto da Mercè Boada, neurologa e direttrice della Fundación ACE, Instituto Catalán de Neurociencias Aplicadas, racconta la storia di Ramón, un nonno che inizia ad avere i primi sintomi della malattia, e di suo nipote Julio, che vivrà con lui alcuni giorni nel periodo estivo.
Attraverso le 18 pagine che lo compongono, l’adolescente di 13 anni scopre che suo nonno è disorientato, smemorato e diverso. È allora che cerca di capire cos’è l’Alzheimer e di trovare il modo per aiutarlo.
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