I terapisti occupazionali come membri dei team transdisciplinari socio-sanitari sono a contatto diretto con persone con ogni tipo di disabilità, dipendenza o limitazioni funzionali e/o nella loro partecipazione sociale, pertanto, l’applicazione dei trattamenti di TO ha un impatto diretto sulla salute, l’autonomia personale e la qualità della vita delle persone.
La terapia occupazionale occupa una posizione privilegiata nel processo riabilitativo poiché, nell’affrontare le attività della vita quotidiana (AVD), deve necessariamente coordinare aspetti fisici, cognitivi, emotivi e comportamentali per raggiungere il massimo livello di funzionalità del paziente (1).
La terapia occupazionale è regolamentata da diverse leggi e norme. La Legge sull’Ordinamento delle Professioni Sanitarie include all’articolo 7 la figura del terapista occupazionale come: “Terapisti Occupazionali: competono ai Diplomati Universitari in Terapia Occupazionale l’applicazione di tecniche e lo svolgimento di attività di carattere occupazionale volte a potenziare o supplire funzioni fisiche o psichiche diminuite o perdute, nonché a orientare e stimolare lo sviluppo di tali funzioni” (2). D’altra parte, prendendo come riferimento le definizioni concordate nel nostro contesto europeo, come quelle del gruppo di lavoro sulla terminologia ENOTHE (3), il concetto di “attività di carattere occupazionale” viene definito come: “gruppo di attività che hanno un significato personale e socioculturale determinato dalla cultura e promuovono la partecipazione nella società. Le occupazioni possono essere classificate come autocura, produttività e/o svago e tempo libero”. Affinché un’attività possa essere considerata terapeutica, deve soddisfare una serie di caratteristiche, tra cui:
Caratteristiche della terapia occupazionale
- Essere diretta a un obiettivo.
- Avere un significato utile per l’utente.
- Essere uno strumento adatto alla prevenzione della disfunzione, al mantenimento o al miglioramento della funzione, dell’abilità e della qualità della vita.
- Stimolare la partecipazione dell’utente alle attività della vita quotidiana.
- Essere determinata dal criterio professionale del terapista occupazionale, che si baserà sui suoi conoscimenti della patologia in questione, le indicazioni specifiche, le relazioni interpersonali e il valore specifico dell’attività indicata.
Tenendo conto degli aspetti precedenti, la terapia occupazionale può essere definita come l’insieme di tecniche, metodi e interventi che, attraverso attività applicate a fini terapeutici, previene e mantiene la salute, favorisce il ripristino della funzione, supplisce i deficit invalidanti e valuta le risposte comportamentali e il loro significato per ottenere la massima indipendenza nelle attività della vita quotidiana, sia di base sia strumentali, e il reinserimento possibile dell’individuo nei suoi aspetti fisici, psichici, cognitivi, emotivi, sociali e lavorativi.
D’altra parte, la terapia occupazionale è definita dall’American Occupational Therapy Association (4) nel 1968 come «L’arte e la scienza di dirigere la risposta dell’uomo all’attività selezionata per favorire e mantenere la salute, prevenire l’incapacità, valutare il comportamento e trattare o allenare i pazienti con disfunzioni fisiche o psicosociali».
Obiettivi e funzioni della terapia occupazionale
Gli obiettivi generali perseguiti nella pratica della terapia occupazionale sono:
- la prevenzione della disabilità,
- la promozione della salute (COTEC, 2012),
- e il raggiungimento di livelli massimi o ottimali di funzionamento in quegli individui in cui sia alterato o limitato da una lesione, malattia fisica o mentale, una condizione di disfunzionalità, un’alterazione nello sviluppo o nell’apprendimento o condizioni contestuali avverse.
La terapia occupazionale include quattro grandi concetti (5) che la definiscono come professione e definiscono gli obiettivi globali del suo intervento:
- La terapia occupazionale è una professione sanitaria che utilizza l’attività selezionata per prevenire e trattare qualsiasi disabilità fisica, emotiva o sociale in ogni fascia di età della popolazione. Il suo obiettivo fondamentale è promuovere, mantenere e/o ripristinare l’indipendenza funzionale nelle abilità delle attività della vita quotidiana.
- L’obiettivo principale della terapia occupazionale è l’occupazione umana e la sua importanza per lo stato di salute delle persone di ogni età. Valuta i fattori fisici, psicosociali e ambientali che influenzano negativamente la capacità delle persone di partecipare alle attività quotidiane che fanno parte dell’occupazione.
- Gli obiettivi terapeutici si raggiungono attraverso tecniche o attività progettate per:
- controllare e attenuare la patologia.
- ripristinare e/o rafforzare la capacità funzionale.
- favorire l’apprendimento di abilità e funzioni essenziali per l’adattamento all’ambiente (fisico, familiare, sociale, lavorativo, ecc.).
- promuovere e mantenere la salute.
- La terapia occupazionale è una professione sanitaria che insegna, educa, mantiene e promuove comportamenti competenti nelle attività della vita quotidiana, lavorando e interagendo con soggetti che sperimentano malattie, deficit di sviluppo e/o disfunzioni fisiche e psicosociali o con coloro che sono a rischio di sperimentarle.
Promozione della salute e del benessere
La terapia occupazionale è una professione basata sulla promozione della salute e del benessere attraverso l’attività-occupazione come principio fondamentale, il cui obiettivo principale è abilitare le persone a partecipare alle attività della vita quotidiana. A tal fine, i terapisti occupazionali possiedono una formazione approfondita sulle abilità, destrezze e capacità dell’essere umano relative alla sua partecipazione in diversi contesti e sull’interazione che si produce tra tali elementi in situazioni di salute e in loro assenza, il che può influenzare tanto le loro strutture corporee quanto la loro capacità di sperimentare difficoltà nella partecipazione.
Da quanto detto, si definiscono come ruoli specifici del terapista occupazionale nei servizi di medicina fisica e riabilitativa: l’allenamento e la rieducazione alle attività della vita quotidiana, sia di base che strumentali, l’utilizzo di attività per il recupero, l’adattamento o la riabilitazione di qualsiasi alterazione nei diversi sistemi corporei (cognitivo-percettivo, muscolo-scheletrico, sensoriomotorio, comportamentale, tra gli altri), la progettazione, realizzazione e l’allenamento all’uso dei prodotti di supporto (adattamento e allenamento di sistemi di posizionamento e sedie a rotelle, per esempio), e la valutazione, raccomandazione e trattamento delle linee guida di ergonomia e adattamento dell’ambiente fisico e sensoriale (barriere architettoniche o adattamento del posto di lavoro, per esempio).
Prevenzione della menomazione
I terapisti occupazionali sono formati per partecipare alla prevenzione della menomazione, delle limitazioni nell’attività e delle restrizioni nella partecipazione attraverso la formazione della persona per raggiungere i propri obiettivi (5).
Più concretamente possiamo definire i seguenti obiettivi o fini della terapia occupazionale.
Prevenire le disabilità:
Evitare gli squilibri nelle aree delle attività della vita quotidiana; prevenire le disfunzioni in tali aree; anticipare possibili lesioni e patologie nei componenti esecutivi delle attività quotidiane; partecipare nell’ambito comunitario a progetti e interventi volti alla prevenzione della disabilità.
Valutare i componenti esecutivi e prestazionali delle attività della vita quotidiana in modo generale e specifico:
Eseguire valutazioni funzionali, sia dei movimenti articolari che della forza muscolare; valutare le limitazioni funzionali; analizzare i gesti quotidiani; determinare le capacità sensoriali, percettive, cognitive e comportamentali relative alle attività della vita quotidiana; determinare le capacità sociali; valutare l’ambiente quotidiano e lavorativo.
Mantenere, acquisire, migliorare o recuperare i componenti delle attività della vita quotidiana:
Aumentare la mobilità e la forza muscolare, migliorare la coordinazione, aumentare e migliorare la destrezza, elevare la soglia di fatica aumentando la tolleranza allo sforzo, insegnare compensazioni delle funzioni perdute o deteriorate, linee guida di economia articolare e conservazione dell’energia, sviluppare le capacità residue, addestramento, adattamento e realizzazione per l’uso di protesi e ortesi, migliorare/ottenere l’aderenza al trattamento, mostrare al paziente le sue possibilità di miglioramento e indipendenza funzionale, potenziare al massimo la sua indipendenza nelle attività della vita quotidiana, addestramento e realizzazione di prodotti di supporto sia per le attività di base e strumentali della vita quotidiana, sia nell’uso di sollevatori e sedie a rotelle, riorientare e adattare l’ambiente lavorativo, eliminare/adattare le possibili barriere architettoniche, aiutare il paziente a vivere con la propria disabilità fornendogli una visione realistica e ottimista della sua nuova situazione nonché consigliandolo e guidandolo sui suoi interessi e sulle sue occupazioni.
In sintesi, potenziare al massimo le capacità funzionali, sviluppare le capacità residue, supplire i deficit funzionali irrecuperabili e favorire il reinserimento del paziente nella società, vivendo con la propria disabilità, ma con il maggior grado possibile di indipendenza.
Bibliografia
1. Sánchez Cabeza, A. Cos’è un terapista occupazionale neurologico e in che modo può aiutare? In: Guida alla Neuroterapia Occupazionale. Edizioni SEN. Madrid. 2016.
2. Boletín Oficial del Estado. 21340 Legge 44/2003, del 21 novembre, sull’Ordinamento delle Professioni Sanitarie; 2003.
3. European Network Occupational Therapy in Higher Education. European Occupational Therapy Terminology Database. (database online). (citato 7 settembre 2009). Disponibile in: http://pedit.hio.no/-brian/enothe/terminolgy/
4. American Occupational Therapy Association: Rapporto riepilogativo: indagine sui membri del 1990, Rockville MD, AOTA, 1990.
5. World Federation of Occupational Therapy. Definizioni di Terapia Occupazionale. Bozza 7 agosto 2005.
6. Riepilogo della professione di terapia occupazionale in Europa 2012. Council of Occupational Therapists for the European Countries (COTEC). Aggiornamento 06/06/2012. Disponibile in: www.baot.org.uk.
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