In questo articolo illustriamo le cinque attività di stimolazione cognitiva per bambini più usate dai professionisti di NeuronUP.
La stimolazione cognitiva comprende tutte le attività che stimolano, sviluppano, migliorano e mantengono le funzioni cognitive del bambino (Orientamento 1.2 Attenzione 1.3 Memoria 1.4 Linguaggio 1.5 Funzioni esecutive 1.6 Gnosie 1.7 Prassie 1.8 Abilità visuo-spaziali 1.9 Cognizione sociale 1.10 Difficoltà nelle funzioni cognitive). Ognuna di queste abilità cognitive ha un ruolo specifico nel processo di adattamento al nostro ambiente, perciò la stimolazione cognitiva precoce di queste abilità è di grande importanza nell’apprendimento dei bambini con necessità educative speciali, in quanto consente loro una maggiore autonomia e interazione con l’ambiente, migliorandone l’autostima e riducendo l’ansia che i bambini con patologie possono avere.
Uno dei principali obiettivi della stimolazione cognitiva per i bambini è quello di migliorare i processi basilari di apprendimento, soprattutto nei bambini con deficit di attenzione o di memoria a breve termine.
Attività di stimolazione cognitiva per bambini:
1. La parola magica
In cosa consiste?
Le classiche parole intrecciate sono ancora l’attività di stimolazione cognitiva per bambini più diffusa tra i professionisti per lavorare sull’attenzione con i più piccoli.
Personalizzazione dell’attività
NeuronUP offre ai terapisti la possibilità di modificare le parole intrecciate personalizzando le parole per stimolare i pazienti con aspetti della loro vita quotidiana. Ad esempio, creando parole intrecciate personalizzate con i nomi dei compagni di classe:
2. Segui la strada
In cosa consiste?
Segui la strada è un’attività per lavorare sull’attenzione alternata e l’inibizione in cui il bambino deve seguire i passi segnati dai disegni per raggiungere il castello.
Gioco per livelli
L’attività presenta cinque livelli, in modo che il professionista possa adattarla alle esigenze di ogni bambino.
3. Oggetti comuni
Per lavorare sull’attenzione selettiva e la memoria semantica, Oggetti comuni è l’attività ideale.
In cosa consiste?
I bambini devono selezionare una serie di oggetti specifici in un gruppo di figure. Per esempio, nell’immagine seguente, i bambini devono identificare gli oggetti che si usano di solito d’inverno:
4. Nascondino di lettere
Questa attività di stimolazione cognitiva per bambini consiste nel cercare la lettera giusta tra un gruppo di lettere. Attenzione, è facile dimenticarne qualcuna!
A cosa serve questa attività?
Si lavora principalmente sull’attenzione selettiva.
5. Coppie di animali
In cosa consiste?
Il gioco delle coppie, o memory, è un altro classico della stimolazione cognitiva in cui i bambini devono scoprire le coppie tra un gruppo di carte coperte
A cosa serve questa attività?
In questo caso, il professionista lavora con i bambini sulla memoria episodica, sull’attenzione selettiva e sulla memoria di lavoro.
Personalizzazione dell’attività
NeuronUP offre anche la possibilità di numerare le carte in modo che, se il professionista svolge una terapia di gruppo, sia più facile identificare la carta esatta a cui i bambini si riferiscono.
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Lo sviluppo neurologico dei bambini
Lo sviluppo del sistema nervoso è un processo complesso che porta alla maturazione delle strutture cerebrali, all’acquisizione di abilità cognitive e, infine, alla formazione della personalità individuale. Nei primi anni di vita, il cervello affronta un processo di maturazione in cui si stabiliscono continuamente nuove connessioni neuronali e avviene una crescita strutturale. In età precoce, il cervello ha una maggiore capacità plastica e favorisce l’acquisizione di funzioni cognitive nonché di abilità motorie, linguistiche, sociali ed emotive. Questa capacità plastica del cervello agevola anche il recupero delle capacità e delle funzioni che sono state alterate.
Anche se spesso si fa riferimento ai termini maturazione e sviluppo in modo indistinto, non bisogna dimenticare che la maturazione è un processo geneticamente determinato, che comporta la graduale organizzazione delle strutture neurali, mentre lo sviluppo si riferisce all’aumento e al perfezionamento delle capacità funzionali. Perciò, i fattori genetici e ambientali agiscono sulla maturazione del sistema nervoso, che si traduce nel processo di sviluppo.
Sia nelle prime fasi della crescita e dello sviluppo sia nelle tappe più avanzate dell’invecchiamento, si verificano numerosi cambiamenti nell’organizzazione del sistema nervoso centrale (SNC). Inoltre, anche gli stimoli fisiologici, le condizioni ambientali e le esperienze possono innescare questi cambiamenti nella plasticità cerebrale (approfondisci: plasticità cerebrale e neuroriabilitazione).
Il fenomeno biologico cardine dello sviluppo è il consolidamento dei circuiti corticali. La mielinizzazione di questi circuiti inizia a 8 mesi di gestazione ed è praticamente completa entro i 2 anni di età. Durante questo periodo, i circuiti neurali hanno una grande plasticità, come già accennato, e sono molto sensibili agli stimoli esterni, consentendo un intervento precoce sui disturbi del neurosviluppo.
Il perfezionamento e l’acquisizione delle competenze dipendono dalla possibilità del bambino di osservare, copiare e sperimentare con i suoi coetanei, nonché dall’interazione tra la sua genetica e l’ambiente circostante, tutti fattori che contribuiscono in modo interattivo e complesso al processo di sviluppo. Eventi genetici, intrauterini e ambientali potenzialmente dannosi (soprattutto l’iperstimolazione sensoriale) durante questo periodo influenzano l’organizzazione e il perfezionamento delle strutture neurali e possono essere responsabili di un ritardo nello sviluppo cognitivo.
Plasticità cerebrale nell’infanzia
La plasticità cerebrale o neuroplasticità è definita in senso lato come la capacità del cervello di riorganizzare i propri schemi di connettività neurale riadattando la propria funzionalità, e si riferisce al modo in cui il sistema nervoso centrale cambia come risultato della sua interazione con l’ambiente e in risposta alla sua complessità. È stato dimostrato che il cervello è un organo dinamico in grado di subire notevoli modifiche in seguito a lesioni o cambiamenti ambientali. Per questa ragione è molto importante fornire una riabilitazione efficace in caso di lesioni cerebrali o una stimolazione idonea per l’intervento precoce nei bambini, al fine di migliorare il neurosviluppo.
Nel caso dell’infanzia, il cervello si trova in un processo di sviluppo e di grande adattabilità, per l’influenza delle numerose esperienze e delle nuove conoscenze che si verificano. In questa età, quindi, la plasticità cerebrale è al massimo, consentendo l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze.
È importante conoscere le caratteristiche della plasticità cerebrale per capire come avvengono lo sviluppo e l’evoluzione delle capacità cognitive fin dalla prima età e per cercare le strategie di stimolazione cognitiva più adatte a ogni bambino.
La riabilitazione neuropsicologica sfrutta questo fenomeno per generare nuove sinapsi, anche se l’effetto è talvolta limitato. Ad oggi, non esiste un consenso consolidato sull’effetto prodotto, in quanto questo dipende da molteplici fattori: tipo di compromissione, età, processo di recupero, riserva cognitiva – e annessa connettività-, fattori genetici, ecc.
Lo sviluppo cognitivo dei bambini
Il cervello del bambino non è una replica in miniatura del cervello dell’adulto, ma è in continuo sviluppo, con una crescita a volte vertiginosa, ed è soggetto a infinite modifiche e connessioni per la continua stimolazione fornita dall’ambiente circostante.Lo sviluppo cognitivo si evolve progressivamente attraverso diverse fasi fino all’adolescenza, in cui si consolida definitivamente. Secondo la Teoria di Piaget, i diversi stadi e sotto-stadi dello sviluppo cognitivo sono i seguenti:
Die Plastizität des Gehirns oder Neuroplastizität wird allgemein definiert als die Fähigkeit des Gehirns, seine neuronalen Vernetzungsmuster umzustrukturieren und seine Funktionalität neu zu justieren, und bezieht sich auf die Art und Weise, wie sich unser zentrales Nervensystem als Ergebnis seiner Interaktion mit der Umwelt und als Reaktion auf seine Vielfalt verändert. Es hat sich gezeigt, dass das Gehirn ein dynamisches Organ ist, das nach Verletzungen oder Umweltveränderungen erhebliche Veränderungen erfahren kann. Aus diesem Grund wird heute großer Wert auf eine wirksame Rehabilitation bei Hirnverletzungen oder eine angemessene Stimulation für die Frühförderung von Kindern gelegt, um die Neuroentwicklung zu verbessern.
- Stadio senso-motorio: da 0 a 2 anni.
In questa fase la conoscenza viene acquisita progressivamente attraverso l’esperienza sensoriale e l’attività motoria. L’imitazione è la strategia di base dell’apprendimento. Si possono individuare sei sottofasi:- Esercizio dei riflessi (0-1 mesi): il neonato si avvale dei riflessi innati per interagire con l’ambiente.
- Reazione circolare primaria (1-4 mesi): ripetizione di azioni semplici verso il proprio corpo che il bambino ripete quando sono piacevoli.
- Reazione circolare secondaria (4-8 mesi): ripetizione di azioni con lo scopo di ottenere delle risposte dall’ambiente circostante.
- Coordinazione di schemi secondari (8-12 mesi): compare un comportamento intenzionale, il bambino è in grado di coordinare i propri schemi secondari, cioè riesce a coordinare diverse azioni apprese in precedenza per raggiungere un obiettivo specifico.
- Reazioni circolari terziarie (12-18 mesi): il bambino introduce cambiamenti e variazioni nelle azioni precedentemente apprese per ottenere nuove esperienze e risultati.
- Invenzione di nuovi mezzi attraverso combinazioni mentali (18-24 mesi): avviene una sperimentazione interna, cioè il bambino è in grado di immaginare cosa succederà se si comporta in un determinato modo.
- Stadio preoperatorio: da 2 a 7 anni.
Tra i 2 e i 7 anni, i bambini sviluppano il linguaggio e utilizzano la rappresentazione simbolica per comunicare. In questa fase sia il pensiero che il linguaggio del bambino sono egocentrici, cioè il bambino percepisce e comprende il mondo che lo circonda dalla propria prospettiva senza tenere conto di quella degli altri. - Stadio operatorio concreto: Dai 7 agli 11/12 anni.
In questa fase i bambini utilizzano la rappresentazione simbolica in modo logico, il che consente loro di risolvere problemi. In questa fase sono in grado di fare classificazioni e relazioni utilizzando i principi di conservazione, serialità, simmetria e reciprocità. - Stadio operatorio formale: Dagli 11/12 anni in poi.
A questa età si sviluppa la capacità di svolgere compiti mentali che richiedono il pensiero per formulare ipotesi di problemi e giungere a una soluzione.
È fondamentale conoscere lo sviluppo del sistema nervoso e i suoi vari stadi per comprendere i deficit che possono comparire a causa di uno sviluppo cerebrale anomalo o di danni al cervello in età precoce. Le ripercussioni variano secondo il momento in cui si verificano danni ed anomalie: durante la gravidanza, nel periodo perinatale o durante l’infanzia.
Alcuni disturbi compresi in questa classificazione possono essere risolti completamente con un intervento adeguato. Altri sono cronici, ma anche in questo caso è fondamentale un intervento corretto, in quanto è possibile attenuare in misura maggiore o minore – e a volte addirittura eliminare – le conseguenze negative o i sintomi prodotti dal disturbo in questione.
* La disabilità intellettiva soddisfa tutti i criteri di questa categoria, ma ci sembra opportuno assegnarle una sezione specifica.
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Esercizi e attività di stimolazione cognitiva per bambini
Oltre al miglioramento delle capacità cognitive in sé, la stimolazione cognitiva ha un effetto molto positivo su altri aspetti della vita quotidiana:
- Miglioramento dell’autostima.
- Miglioramento dell’autonomia personale e sociale, sia in famiglia che a scuola.
- Miglioramento delle competenze sociali (relazioni interpersonali, rispetto delle regole, rispetto degli altri, capacità di ascolto, ecc.)
- Miglioramento della comprensione di termini astratti.
- Miglioramento della capacità di comunicazione: comprensione ed espressione, sia orale che scritta.
- Aumento della motivazione senza noia.
- Apprendimento dell’astrazione e la simbolizzazione dei concetti.
- Generalizzazione dei diversi apprendimenti ad altri contesti.
- Comprensione dell’importanza dell’apprendimento per affrontare la vita.
- Acquisizione di competenze scolastiche e, in seguito, lavorative.
Le attività di stimolazione cognitiva per i bambini sono solitamente integrate in un intervento cognitivo progettato da professionisti.
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1. Stimolazione cognitiva attraverso il gioco
Il modo fondamentale per stimolare i bambini nell’infanzia e nell’adolescenza è il gioco. Il gioco è un’attività innata, tipica dell’infanzia, che permette ai bambini di imparare e di relazionarsi con l’ambiente.
È spontaneo e volontario, guidato da motivazioni e bisogni interni. Il gioco ha come fine la sua stessa realizzazione, piacevole e divertente per il bambino, che assume un ruolo attivo e interattivo. Oltre a essere un’attività in sé gratificante, il gioco è un’attività stimolante che richiede il funzionamento di diverse componenti dello sviluppo del bambino. L’apprendimento che avviene attraverso il gioco viene assimilato in modo più rapido ed efficiente, mettendo in moto le capacità cognitive che faciliteranno la comprensione dell’ambiente.
Tra i diversi obiettivi del gioco legati allo sviluppo delle capacità cognitive troviamo: stimolare abilità come il ragionamento, il pensiero riflessivo e rappresentativo e la comprensione, lavorare sulla memoria e sull’attenzione attraverso l’interazione con gli stimoli ambientali, incoraggiare il decentramento del pensiero egocentrico del bambino, sviluppare l’immaginazione e la creatività e la distinzione tra fantasia e realtà, promuovere lo sviluppo del linguaggio e del pensiero astratto e sviluppare l’autonomia personale.
2. Stimolazione cognitiva attraverso lo sport
Lo sport, abitualmente associato all’attività fisica, è fondamentale anche per lo sviluppo cognitivo. L’allenamento motorio e il lavoro cognitivo che lo sport comporta, così come la frequenza e l’intensità con cui viene praticato, producono cambiamenti nel cervello che aiutano a sviluppare e migliorare le capacità cognitive. Durante l’esercizio fisico vengono inoltre rilasciati alcuni neurotrasmettitori tra cui le endorfine, che sono legate alla riduzione dei livelli di stress e di ansia, incidendo positivamente sul livello di benessere.
3. Stimolazione cognitiva attraverso libri di esercizi e schede
I quaderni di stimolazione cognitiva per bambini sono utilizzati dagli educatori per lavorare sulle abilità cognitive come ad esempio l’attenzione selettiva, la memoria di lavoro o l’orientamento. NeuronUP offre esercizi di varia difficoltà che si adattano al livello di sviluppo cognitivo dei bambini per incoraggiarne la motivazione.
4. Stimolazione cognitiva con NeuronUP
Un altro modo per stimolare il cervello con NeuronUP, divertente tanto per i bambini quanto per gli adolescenti, è l’uso delle nuove tecnologie. NeuronUP offre un ampio catalogo di giochi e altre attività digitali che permettono di regolare il livello di difficoltà e di adattarlo al livello di sviluppo dei bambini, lavorando con loro anche su attività della vita quotidiana.
Bibliografia
- Shaffer, D. R. (2000). Psicología del desarrollo: Infancia y Adolescencia. (5.ª edición) México: Internacional Thompson. Capítulo 7: «Desarrollo cognoscitivo: La teoría de Piaget y el punto de vista sociocultural de Vygotsky.»
- Rice, P (2000) Desarrollo humano: estudio del ciclo vital. Recuperado de http://books.google.com.pe/books?id=ZnHbCKUCtSUC&pg=PA44&dq=desarrollo+cognitivo+piaget&hl=en&sa=X&ei=6IFnVKykCMKjgwSCtoO4Ag&ved=0CCMQ6AEwAQ#v=onepage&q=desarrollo%20cognitivo%20piaget&f=false
- Stassen, K. (2006) Psicología del desarrollo: infancia y adolescencia. Recuperado de http://books.google.com.pe/books?id=sGB87-HX-HQC&pg=PA46&dq=desarrollo+cognitivo+piaget&hl=en&sa=X&ei=6IFnVKykCMKjgwSCtoO4Ag&ved=0CBsQ6AEwAA#v=onepage&q=desarrollo%20cognitivo%20piaget&f=false
- Gutierrez, F (2005) Teorías del desarrollo cognitivo. McGraw Hill: Buenos Aires.
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