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Dislessia: cos’è, sintomi, tipologie ed esercizi per dislessici

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In questo articolo parliamo della dislessia e dei suoi sintomi e suggeriamo esercizi per dislessici.

Cos’è la dislessia: significato di dislessia

La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) caratterizzato da un’alterazione della capacità di riconoscere le parole, da una lettura lenta e incerta e da una scarsa comprensione.
Si stima che questo disturbo del neurosviluppo colpisca circa un bambino su dieci, con conseguente insuccesso scolastico. Per affrontare questa situazione e migliorare l’apprendimento è necessario individuare precocemente il disturbo.

Come viene trattata? Sintomi della dislessia

La dislessia non riguarda solo le difficoltà nell’apprendimento della lettura e della scrittura; le persone affette da dislessia possono anche avere difficoltà nell’area della velocità di elaborazione, delle abilità motorie o della percezione visiva e/o uditiva. La memoria a breve termine, l’organizzazione, la sequenzialità o il linguaggio parlato possono essere compromessi.

I principali sintomi della dislessia sono illustrati di seguito. È importante precisare che ogni persona dislessica è unica e non deve necessariamente presentare tutti i sintomi per essere tale:

Tipi di dislessia

Per fare una classificazione, occorre parlare di due tipologie di dislessia: acquisita ed evolutiva.

1. Acquisita

La dislessia acquisita compare come conseguenza di una specifica lesione cerebrale.

2. Evolutiva

Non è causata da una lesione cerebrale specifica. È quella più frequente in ambito scolastico.

Un’altra classificazione possibile in base ai sintomi predominanti del paziente è quella seguente:

1. Fonologica o indiretta

Si tratta del malfunzionamento della via fonologica. Il bambino effettua una lettura visiva e deduce, invece di leggere. Ad esempio, può leggere “casa” invece di “caso” o “lobo” invece di “logo”. I bambini con questo tipo di dislessia sono in grado di leggere parole familiari, ma hanno difficoltà a leggere parole che non conoscono, parole lunghe o pseudoparole.

2. Superficiale

Il disturbo riguarda il funzionamento visivo e i bambini leggono utilizzando la via fonologica. I bambini affetti da questo disturbo non hanno problemi a leggere le parole regolari, ma a leggere parole irregolari, per esempio in inglese. Inoltre, la velocità di lettura di questi bambini diminuisce quando aumenta la lunghezza delle parole, commettono errori di omissione, aggiunta o sostituzione di lettere e spesso confondono parole omofone (ad esempio ha o a).

3. Mista o profonda

Sono compromessi due processi di lettura: quello fonologico e quello visivo. Ciò provoca errori semantici.

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Come si corregge la dislessia? Esiste un trattamento per la dislessia?
Attività per bambini dislessici

Come aiutare una persona dislessica e come lavorare con un bambino dislessico sono domande comuni che le famiglie si pongono una volta fatta la diagnosi. Il bambino deve iniziare una terapia con uno specialista con l’obiettivo di migliorare le difficoltà di apprendimento della lettura e della scrittura. Nell’ambito del trattamento, il terapeuta può ritenere opportuno svolgere un programma di stimolazione cognitiva mirato alle aree di intervento per migliorare le difficoltà di apprendimento specifiche inerenti al disturbo.

NeuronUP presenta una serie di esercizi di stimolazione cognitiva per la dislessia che possono essere utilizzati dai professionisti nelle loro sedute:

1. Formare parole 

In cosa consiste?

Il bambino deve selezionare ogni lettera nell’ordine corrispondente per formare una parola.

Su cosa lavora questa attività?

Lavora sul vocabolario, sull’eminegligenza e sulla memoria di lavoro.

Formato

Questa scheda è disponibile sia in formato digitale che cartaceo.

2. Discriminazione visiva di una parola reale

In cosa consiste?

L’obiettivo di questo esercizio è che il bambino sia in grado di individuare in un gruppo di parole quella che esiste davvero.

Quale di queste parole è vera: “braco”, “bravo”, “brato” o “cravo”?

Su cosa lavora questa attività?

Questa attività allena la discriminazione.

Formato

Questa scheda è disponibile sia in formato digitale che cartaceo.

3. Discriminazione di parole e di pseudoparole

In cosa consiste?

In questo caso, l’obiettivo è individuare una parola o una pseudoparola in un insieme di parole. In questo caso presentiamo un esempio di esercizio per la dislessia di NeuronUP in formato cartaceo.

Su cosa lavora questa attività?

Attività per lavorare sulla dislessia di NeuronUP: Discriminazione di parole e di pseudoparole.

Formato

È utile per esercitare l’attenzione selettiva e la discriminazione.

4. Trovare le lettere nelle parole

In cosa consiste?

In questa attività bisogna trovare le parole che contengono le lettere indicate. È un esercizio utile alle persone dislessiche per iniziare a discriminare le lettere.

Ecco alcuni esempi con diversi livelli di difficoltà:

Livello facile:

Esercizio per dislessici di NeuronUP: Trovare le lettere nelle parole. Livello facile.

Livello difficile:
Esercizio per dislessici di NeuronUP: Trovare le lettere nelle parole. Livello difficile.

Su cosa lavora questa attività?

È utile per lavorare sull’attenzione selettiva.

Formato

Questa scheda è disponibile sia in formato digitale che cartaceo.

5. Denominazione corretta di un’immagine

In cosa consiste?

Come si osserva nella figura, il bambino dislessico deve individuare la parola che corrisponde all’immagine proposta.

Su cosa lavora questa attività?

Questa attività lavora sulla discriminazione.

Formato

Questa scheda è disponibile sia in formato digitale che cartaceo.

6. Lettere in disordine

In cosa consiste?

Questa attività consiste nel mettere in ordine le lettere per formare una parola.

Riesci a vedere la parola?

Su cosa lavora questa attività?

Lavora sul vocabolario e sulla memoria di lavoro.

Formato

Questa scheda è disponibile sia in formato digitale che cartaceo.

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Potrai utilizzare le nostre attività, organizzare sedute o fare riabilitazione a distanza.

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La dislessia, barriera nell’infanzia

La dislessia colpisce tra il 10% e il 15% della popolazione. Tuttavia, il problema principale di questo disturbo si presenta nei bambini (dislessia evolutiva): in molti paesi l’istruzione si basa sulla letto-scrittura ed è proprio qui che i dislessici trovano le maggiori difficoltà.

Uno dei problemi principali è che questo disturbo è incompatibile con il sistema educativo, poiché tutto l’apprendimento si basa sul codice scritto, quindi un bambino dislessico non può assimilare i contenuti nella loro interezza perché non è in grado di trovarne il significato attraverso la lettura.

La dislessia è un disturbo trasmesso geneticamente, che si basa sulla difficoltà di imparare a leggere e scrivere. Inoltre, questo disturbo non è dovuto a un deficit del quoziente intellettivo o a problemi visivi o uditivi, ma sembra essere causato da un’alterazione nel neurosviluppo.

Trattamento della dislessia oltre alle attività di stimolazione cognitiva di NeuronUP

Una volta diagnosticata la dislessia, il bambino può leggere a un livello adeguato alla sua età e alla sua intelligenza. Il trattamento che si può seguire con questi bambini si basa sulla pazienza e sulla forza di volontà; inoltre, bisogna conoscere i punti di forza del bambino e metterli in evidenza, poiché potrebbe anche soffrire di problemi emotivi o di autostima. I computer e le nuove tecnologie sono strumenti che possono essere molto utili con questi bambini.

D’altra parte, occorre considerare che questi bambini hanno bisogno di un programma individualizzato che si adatti alle loro caratteristiche ed esigenze.

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